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Molti anni dopo Euclide, Pitagora e Gesù

Fonte: Nereo Villa, ALLUCINAZIONI EVANGELICHE E SUPERAMENTO (1988)

 

Benvenuti nella sezione "Molti anni dopo Euclide, Pitagora e Gesù" del nostro sito web. Qui potrete esplorare verità universalmente incontrovertibili finalizzate all'attuazione pratica del sabato per l'uomo, cioè della tri-articolazione dell'organismo sociale insita nell'organismo umano.

Apparenti contraddizioni dei Vangeli

Informazioni circa le apparenti contraddizioni dei vangeli che, se non chiarite, portano ad allucinazioni evangeliche.

Studio scientifico e spirituale

Esplorate lo studio scientifico e spirituale dell'architetto dell'universo dal primo periodo post-atlantico a oggi.

Oggi, molti anni dopo Euclide e Pitagora, si studiano ancora il teorema di Euclide e quello di Pitagora ma non sui testi originali bensì in base ai loro contenuti scientifici. Uno studio sulle pergamene di Euclide o quelle di Pitagora è addirittura qualcosa di impensabile dal punto di vista della geometria in quanto si tratterebbe di studi filologici, prima che di matematica e geometria. È impensabile che qualcuno - nel cercare la verità degli enunciati euclidei e pitagorici - possa dire: "Siccome voglio essere sicuro che il teorema di Euclide e quello di Pitagora siano giusti, li voglio studiare direttamente sui testi originali greci, o sui frammenti più antichi che di essi ci sono rimasti". È impensabile perché già nell'adolescenza si può avere la certezza della giustezza dei teoremi di Euclide e di Pitagora, dato che i loro enunciati possono essere verificati nell'attività interiore di ogni uomo, tramite lo spirito individuale di ognuno, cioè tramite l'io di ognuno.

Se anche andassero perduti i testi originali di quelle verità euclidee e pitagoriche, nelle scuole si studierebbero ugualmente il teorema di Euclide e il teorema di Pitagora.

Perché?

Perché si tratta di verità che l'uomo può trovare e verificare in sé stesso, nella propria attività interiore senza bisogno di alcun documento antico. Anzi, è dubitabile che un filologo che non si intenda di matematica e di geometria, possa comprendere, con la sola filologia, l'essenzialità degli enunciati di Euclide e di Pitagora presenti in quegli antichi documenti. Potrà magari scrivere interi libri sulle parole originali usate dai due matematici ma non potrà verificare interiormente quelle verità, come possono fare invece a scuola quei ragazzi che si occupano di matematica e di geometria.

La stessa cosa vale per i Vangeli, i testi antichi, la Bibbia, ecc.

Oggi, molti anni dopo il cosiddetto mistero del Golgota, le verità cristiane dei quattro evangelisti Matteo, Marco, Luca, e Giovanni, sono studiate da filologi e da teologi; e il risultato di quegli studi è stampato in migliaia e migliaia di libri, che entrano nelle biblioteche del pianeta come il "non plus ultra" della comprensione del cristianesimo.

Quel teologico "non plus ultra" si allontana però sempre più dalla verità. Perché operando come il filologo che non intendendosi di matematica si allontana sempre più dalla verità degli enunciati di Euclide e di Pitagora, chi affronta gli antichi testi originali solo con la filologia o la scienza storica o la metodologia dogmatica, allo stesso modo si allontana dal vero.

Il metodo esteriore e laico, storico-scientifico, conduce i teologi odierni ad una progressiva materializzazione dell'interpretazione dei Vangeli. Con quel metodo si poterono innanzitutto constatare le aporie dei quattro Vangeli messi a confronto. Dalla percezione di tali contraddizioni ebbe inizio la caduta verso il basso fino ad arrivare a sostenere che la conoscenza storica di Cristo non la si può comprendere scientificamente, e che dunque la si può solo credere per fede. La si può solo credere per fede?

Ma è davvero questo - bisognerebbe chiedersi - il motivo per cui sono nati i Vangeli? Era questo che volevano gli evangelisti?

Approfondendo i Vangeli ed accogliendone il contenuto e le forze, si ottiene un contenuto di attività interiore o di fede.

Perciò il teologo subito risponderà: "Anche se la scienza non mi spiega i Vangeli, possiamo ugualmente approfondirli, e ricavarne un contenuto di attività interiore, un contenuto di fede". Questo contenuto teologico o confessionale (col termine "confessionale" non intendo solo la confessione cattolica ma ogni altro tipo di confessione religiosa, o di filosofia orientale di tipo religioso) è però una GRANDE ALLUCINAZIONE, per quanto si tratti di un'allucinazione raffinata: l'ALLUCINAZIONE DEL MISTERO DEL GOLGOTA.

Lo spiegherò nella prossima sezione di MARAMEO.