Distinzione tra Gesù di Pandira e Gesù di Nazaret

Gesù, figlio di Pandira, fu un precursore del cristianesimo presso gli Esseni. Nella letteratura talmudica era conosciuto come יהושע בן פנדירא ("Jeshu ben Pandira") e malevoli scritti giudaici sul suo conto raccontarono menzogne, che poi di secolo in secolo furono rievocate fino ad oggi (2024) e che continuano oggi ad essere rievocate.
Fate attenzione però. Non scambiate questo nobile e grande precursore esseno del cristianesimo con Gesù di Nazareth, come usano fare alcuni talmudisti.
Coloro che a quei tempi considerarono la dottrina essena come una bestemmia, accusarono Gesù di Pandira di bestemmia e di eresia: lo fecero prima lapidare e poi impiccare a un albero, per aggiungere la vergogna alla pena. La vicenda è un fatto ben occultato (anche oggi in internet) ma "scripta manent", tanto nella letteratura talmudica quanto in quella vaticana (cfr., nel Talmud: Sanhedrin, 67a; Bavli Shabbat 104b; T.B. Chagigah 4b; Yerushalmi Shabbat 12:4 e, nel MS. Vaticano 108, fol. 47r, in cui si leggono le parole: הוא ישו הנצרתי (egli è "Yeshu HaNotzrí", cioè "Gesù di Nazaret").
Il POPOLO fu sempre ridotto ad essere bue e schiavo dai suoi governanti e cicisbei, fin dal tempo dei faraoni.
Jeshu ben Pandira seguiva un bodhisattwa https://it.wikipedia.org/wiki/Bodhisattva , successore di quel bodhisattwa che, come figlio del Re Suddhodana, divenne poi Buddha. Questi fatti sono noti.
Dunque Gesù figlio di Pandira non ha nulla a che vedere, per parentela o altro, con l'individualità di Gesù, di cui parlano i vangeli di Matteo, o di Luca, o gli altri. Chi ancora oggi confonde Gesù di Pandira - vissuto un secolo prima della nostra èra, lapidato e poi impiccato prima dell'evento del Cristo - con Gesù di Nazaret dei Vangeli è un ignorante o un criminale, cioè un leccapiedi del potere per il potere ("crazia").
Per sapere di Jeshu ben Pandira non occorre alcuna conoscenza misterica, né alcuna facoltà chiaroveggente: i fatti relativi si possono riscontrare, purché lo si voglia, nei testi ebraici del Talmud.
In diversi momenti si è sempre di nuovo verificato il confondere Gesù di Pandira con il palestinese Gesù di Nazaret. Per la prima volta quella confusione avvenne già nel secondo secolo dopo Cristo.
Va comunque riconosciuto (e questa volta solo tramite indagine epistemica) che esiste un rapporto fra quelle due personalità. Se si osservano le individualità che sono le grandi guide dell'evoluzione dell'umanità, si arriva a una serie di individualità sublimi dette bodisattva, in quanto elaborate nel modo migliore in oriente. Esiste tutta una serie di tali bodisattva; e il loro compito consiste nell'essere grandi maestri dell'umanità, con la missione di far fluire di epoca in epoca, tramite i misteri, quanto occorre agli umani per il loro progresso, a seconda del loro livello di umanità in quella certa epoca.
I bodisattva si succedono l'uno all'altro nelle diverse epoche: ognuno di loro opera come successore
del bodisattva precedente. Il bodisattva che Gesù di Pandira seguiva sarà ancora il bodisattva reggente per altri duemilacinquecento anni circa. A quel punto egli compirà la medesima ascesa già compiuta a suo tempo dal suo predecessore quando divenne Budda. Il bodisattva attualmente in carica sarà allora elevato alla dignità detta del Maitreya (Maitreya Budda).
Dovremmo insomma considerare la serie dei bodisattva come i maestri dell'evoluzione umana ma non scambiarli con la fonte della loro predicazione, trasmessa di epoca in epoca all'umanità: il "Cristo". Perché dal Cristo tutti i bodisattva ricevono quanto, nelle epoche successive, hanno da offrire agli uomini.
Gesù figlio di Pandira fu dunque prescelto per lasciarsi ispirare dal bodisattva che diverrà il Maitreya Budda e che agiva entro le comunità essene. Gli furono ispirati insegnamenti tali da rendere comprensibile il mistero di Palestina, il mistero del Cristo.
«Caratteristica essenziale di queste comunità che fiorirono circa un secolo primo della comparsa del Cristo e che avevano il compito di prepararla mediante il loro insegnamento, era il modo in cui i membri dei Terapeuti e degli Esseni conseguivano l'iniziazione. Essi divenivano partecipi di un'iniziazione destinata soprattutto a risvegliare una comprensione (dovuta alla visione chiaroveggente) del significato
dell'abramismo, dell'ebraismo per l'evento del Cristo. Ciò costituiva il vero segreto dei Terapeuti e degli Esseni; i loro seguaci venivano iniziati al fine di contemplare con esattezza il senso di quei rapporti. Un Esseno doveva dunque riconoscere anzitutto il senso di quanto si era compiuto nel popolo ebraico per effetto della personalità di Abramo, per apprezzare in profondità il significato di progenitore del popolo stesso. Doveva imparare a valutare per VISIONE PROPRIA la natura della disposizione posta da Abramo nel sangue della sua stirpe, che doveva concentrarsi e filtrarsi attraverso molte generazioni» (R. Steiner, "Il vangelo di Matteo", 5a conf., Berna, 5/9/1910, Opera Omnia n. 123).
Il POPOLO è sempre stato manipolato fino ad essere BUE fino ad oggi, che è considerato essere umano animale dalla "scienza". Solo se il POPOLO diverrà OMINALE, potrà cambiare questo stato di cose. Per diventarlo dovrà prendere consistenza l'individualità singola nella sua propria capacità di superare le catene della "specie". Non vi è altra via. "La Realtà della Libertà", nel 14° capitolo de "La filosofia della libertà" di Steiner, insegna come fare. Tutto il resto è noia.
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