IERI E DOMANI

PREMESSA:

IERI E DOMANI. IL CASO. COVID, I SOLDI DI FRATELLI D'ITALIA A CHI DENUNCIÒ CONTE E SPERANZA

L'art. di Giuliano Foschini e Antonio Fraschilla è riportato da varie testate, cfr. ad es.:

 https://www.repubblica.it/politica/2024/08/26/news/covid_fondazione_an_conte_e_speranza_meloni-423462382/

Covid, i soldi della Fondazione An a chi denunciò Conte e Speranza. L’ex ministro: “Era Meloni che alimentava indagini quando era all’opposizione”
di Giuliano Foschini e Antonio Fraschilla
Dalla cassaforte ex Msi legata al partito della premier venticinquemila euro all’associazione guidata da chi presentò i primi esposti alla procura di Bergamo. Pd e 5 stelle: “Premier riferisca in Parlamento”

26 Agosto 2024
di Giuliano Foschini e Antonio Fraschilla

«Ci sono due Meloni, una che evoca al complotto giudiziario contro di lei e l’altra che finanziava in pandemia associazioni che presentavano esposti contro l’allora presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro della Salute Roberto Speranza. Chiarisca subito in Parlamento». L’ex ministro Roberto Speranza, e i senatori e deputati del Partito democratico, chiedono alla presidente del Consiglio di riferire in Parlamento e dare spiegazione sulla notizia, riportata ieri da Repubblica, di un finanziamento da 25 mila euro della Fondazione Alleanza nazionale nel 2021 all’associazione "Sereni, vittime del Covid".

Dagli esposti dell’associazione è nata l’indagine della procura di Bergamo nei confronti di Conte e Speranza: indagine archiviata, ma che è stata cavalcata mediaticamente e politicamente dalla destra: e si scopre, adesso, che a sostenere economicamente l’azione dell’associazione è stata la cassaforte degli ex missini.

La Fondazione An è al centro delle polemiche per gli aiuti erogati ad associazioni di estrema destra, come Forza Nuova e Acca Larentia, e sigle della galassia no vax durante gli anni della pandemia. L’ente è legato a doppio filo a Fratelli d’Italia: nel 2021 sedevano tra gli altri nel cda della Fondazione attuali ministri come Francesco Lollobrigida ed Edmondo Cirielli, nonché il presidente del Senato Ignazio La Russa. E oggi vi siede la sorella della premier, Arianna Meloni (Giuliano Foschini e Antonio Fraschillahttps://www.repubblica.it/politica/2024/08/26/news/covid_fondazione_an_conte_e_speranza_meloni-423462382/).

Seconda parte dell'articolo sopracitato (di Giuliano Foschini e Antonio Fraschilla)

Già sono fioccate interrogazioni parlamentari sui finanziamenti ai no vax e alla destra estrema compresa Forza Nuova con il leader Roberto Fiore che ha guidato l'assalto alla Cgil contro il greenpass. Ma adesso il centrosinistra chiede chiarimenti anche sul finanziamento dato all'associazione "Sereni, vittime del Covid", dal quale sono partiti gli esposti tra il 2020 e il 2021, contro Conte e Speranza: «Apprendo da un articolo di 'Repubblica' un fatto inquietante - dice l'ex ministro Speranza - la Fondazione legata al partito di Giorgia Meloni avrebbe finanziato con 25 mila euro un'associazione dai cui esposti sono partite le inchieste Covid di Bergamo. Quelle inchieste, molto clamorose, riprese dai media di mezzo mondo, si sono concluse con provvedimento di piena archiviazione. È stato riconosciuto che nei mesi della pandemia abbiamo agito nell'interesse esclusivo del Paese» E aggiunge Speranza: «Che direbbe oggi la Meloni di governo, che teme il complotto giudiziario, del comportamento che lei stessa teneva quando era all'opposizione?». Il Pd chiede alla premier di spiegare in Parlamento anche questo finanziamento della Fondazione: «Quei soldi servivano a pagare le spese legali dell'esposto? Non sarà per caso che alla luce del fallimento dell'iniziativa giudiziaria si è voluto istituire la commissione parlamentare Covid con la finalità di raggiungere gli obiettivi che in tribunale non si sono potuti ottenere?», dice la senatrice Sandra Zampa, capogruppo dei dem in commissione Affari sociali. «Chiederemo conto in Parlamento», dice il deputato Arturo Scotto. Stessa richiesta arriva dai 5 stelle: «Se davvero il gotha del FdI ha dato l'ok a questi finanziamenti è giusto che il Parlamento ne sia informato. Meloni venga in Aula. Questa vicenda è di assoluta gravità, e non può essere archiviata», dicono i deputati Marco Pellegrini, Emma Pavanelli, Alfonso Colucci e Alessandro Caramiello.