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Scopri la voce unica di Nina Camelia, collaboratrice di Marameo, che porta un vento adamantino di cambiamento attraverso musica, poesia ed altre opere.

Chi è Nina Camelia?

Nina Camelia è una talentuosa artista che porta avanti il messaggio nuovo di solare tradizione, iniziata nell'anno zero - che pochi comprendono - attraverso la sua musica e le sue interpretazioni sublimi.

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Lo sport di Nina

 

Ora dirò una cosa che a molti apparirà come una eresia ma, si sa, essere eretica, ultimamente, è diventato il mio sport preferito.
Tra paganesimo rurale, politeismo, "naturismo" immanentistico e monoteismo cristiano, io non leggo una rottura, bensì una "logica" continuità.
Mi vado a spiegare.
Per comprendere le fasi evolutive dell'uomo, durante il corso della storia dell'umanità, aiutandomi con gli studi antropologici, faccio spesso riferimento allo sviluppo del bambino.
(Questo è uno dei vantaggi del vivere la genitorialità con coscienza poiché questo ruolo ti offre la possibilità di leggere, laddove se ne siano acquisite le competenze, molti stadi dell'uomo attraverso la crescita dei figli).
Dopo un primo momento dell'infanzia in cui il bambino non chiama ancora se stesso io, l'identificazione umana è tutta proiettata in ciò che esiste intorno (nessun interesse per la dimensione interiore che, al momento, è del tutto imperscrutabile e inaccessibile dato che gli strumenti per la conoscenza dell'interiorità si raccolgono all'esterno, nel mondo) e, in primis, nelle figure dei due genitori.
Tuttavia, all'inizio, esiste una forte preponderante "attrazione" verso la Madre.
È superfluo qui sottolineare a quale periodo dell'evoluzione mi stia riferendo.
Lentamente, il bambino comincia a prendere le distanze dal mondo che ha intorno e si riconosce come altro, separato rispetto a questo.
Il momento è delicato e importantissimo perché pone le primissime basi della autocoscienza.
Il Cristianesimo, lungi dall'essere ciò che i catechismi cattolici, a seconda dei diversi concili vaticani, hanno stabilito come professione di fede, va letto proprio come quel momento in cui il principio della individualità subentra nel bambino che inizia a vedersi come unico e unicum.
Tale percezione, soprattutto in adolescenza, lo spinge anche a rinnegare, a rifiutare e a ribellarsi alla stessa natura, e alle figure genitoriali, soprattutto la rivoluzione è rivolta al modello del Padre, che fino a qualche tempo prima aveva riconosciuto come dispiegamento e ragione del suo stesso essere.
Mi rendo conto che tanti gap comunicativi tra politeismo e monoteismo derivano dal fatto che il monoteismo cattolico abbia imposto, con maniere non propriamente ortodosse, i propri dogmi che tra l'altro sono stati completamente ribaltati rispetto loro originario e primitivo significato, ad uso e consumo di un vantaggio affatto spirituale, ma solo materiale e temporale, votato alla ricchezza e ai ruoli sociali di potere e di comando.
Tuttavia, a scrutarla per bene, pur non godendo minimamente della mia simpatia, la religione cattolica in alcune forme simboliche, in certi riti ed elementi iconografici, conserva ancora vive, ma addormentate, le tracce del primordiale valore sovra-sensuale dell'elemento esteriore, lì in attesa di essere attuato nel suo potenziale.
Purtroppo, ad oggi, reputo del tutto concluso il compito della chiesa cattolica perché il potenziale di cui sopra ormai giace inerme e defunto sotto le spoglie sacre, svuotato del suo carico spirituale e materializzato, spogliato dal significato superno, ricondotto al più a un mero psichismo collettivo.
Un magismo nero di manipolazione atto a provocare due precisi impulsi: un nostalgico e luciferico ritorno al passato mistico nella negazione dei progressi demonizzati come satanici (anacronistico ripiegamento rispetto alle fasi di uno sviluppo sano e normale) o una totale immersione nello spirito reso totalmente materialistico, letterale ed esclusivamente visibile nelle forme cristallizzate che ha come conseguenza un pesante radicamento nel QUI e ORA, privo di dinamismo trasformativo.

Nina Camelia (FB)