Benvenuto in "La patata bollente" di Marameo!

Epistemologia

Il significato e l'importanza dell'epistemologia nel contesto della nostra società è una patata bollente, che quasi nessuno sa afferrare. 

Proposte di risoluzione

Scopriamo insieme le peripezie di due cittadini italiani per affermare la gioia di una legge uguale per tutti.

FRANCESCO CARBONE E VIRGINIA CEROLLO SONO LA PATATA BOLLENTE CHE LA MAGISTRATURA CORROTTA NON RIESCE A CORROMPERE: 

Dicesi patata bollente ogni situazione delicata o scabrosa, con problematica di ardua risoluzione o pericolosissima, in cui si rischia di rimetterci personalmente, così come si rischia di scottarsi prendendo in mano patate bollenti. Allo stesso modo chi usa l’intelligenza artificiale per fare le guerre per preparare la pace continuerà a scottarsi con patate bollenti piene di verità, dato che il superamento della contraddizione è gioia, non scottamenti, non bruciature. 

Quasi ogni argomento oggi, 2024, è una patata bollente e bisogna stare attenti a parlare. Anzi, bisogna stare attenti alla logica stessa perché, dal secolo 15°, il tempo delle filosofie, delle ideologie e delle dottrine è finito. Soprattutto è finito il tempo dei pensieri, pensati da altri. Già da allora era ora di cambiare il nostro rapporto con noi stessi.

Certo, ci sono stati molti filosofi: Kant, Fichte, Schopenhauer, Schelling, eccetera, Hegel… Ma a cosa sono serviti se la Terra è piena di debiti e di DOVERI? E i diritti? Dove sono andati a finire? Nel debito pubblico?

Oggi la filosofia è scienza ma la scienza della filosofia di oggi non è filosofia della scienza. È bensì LOGODINAMICA, cioè SCIENZA DEL PENSARE che pensa SÉ STESSO. QUINDI è SCIENZA diversa da quella statica, analitica e formale di Aristotele.

ANCHE COLORO CHE NON SANNO NIENTE DI EPISTEME ARRIVANO A QUESTA SCIENZA NUOVA. Perché LO ZEITGEIST (spirito del tempo) SUPERA OGNI FILOSOFIA e ogni IDEOLOGIA. E vorrei mostrarlo con testimonianze, da me immaginate ma scelte fra le tante, di Francesco Carbone e Virginia Cerullo, tra le migliaia di denunce in varie procure di operazioni massonico-mafiose della nostra MAGISTRATURA DEVIATA, informando il PIANETA con nomi, cognomi e video.

Francesco: «Un magistrato non può assolutamente abusare della propria posizione per andare a indurre in errore un’intera popolazione. L’ABUSO DELLA CREDULITÀ POPOLARE È REATO ma i cittadini e i popoli non lo sanno».

Virginia: «E neanche possono, i magistrati, applicare criteri che non rientrano nella legge soltanto perché lo dicono loro. Questo è quello che noi denunciamo come autoreferenzialità o EVERSIONE; perché il nostro codice penale italiano non dispone questo potere in capo ai magistrati. Anzi, l’articolo 101 della costituzione dichiara che loro sono soggetti alla legge come tutti. “Sono soggetti” significa che la legge sta sopra di loro e loro la devono applicare, non interpretare, né inventarsela. L’inventarsela non esiste proprio. Non è che io ho una toga e posso fare quello che voglio, tipo sceicco. Ho una toga e sono tenuto, in virtù del mio giuramento nei confronti del popolo italiano ad applicare la legge e applicarla come va fatto, non secondo quello che si ritiene: il magistrato non deve fare quello che lui crede ma deve fare quello che va fatto in quel dato caso di applicazione della legge. Non esistono prove di ciò che si inventa lui. Un magistrato non si può inventare che la mia parola non vale, in quanto vale solo la parola del dottor Mafiosetti che, inconcludente, viene persino da lui imboccato. Questa è una cosa non grave ma gravissima».

Francesco: «Voglio spiegare e precisare il contenuto concettuale di “imboccatura”, perché Virginia certe volte è troppo sintetica. Io sono un po’ terra terra, perché voglio farmi capire da tutti. “Imboccare” significa che quando l’avvocato fa domande al teste, poniamo al dirigente Tal de Tali, i giudici magistrati, in quanto corrotti, stanno più attenti di Tal de Tali, quando l’avvocato fa le domande, perché se vedono che Tal de Tali è in difficoltà, intervengono, rifanno la domanda già fatta dall’avvocato, inserendovi già la risposta, così che il teste semplicemente risponda: “Sì”, “Esatto”».

Virginia: «“Esatto”, “Agli ordini signore”».

Francesco: «Questo si chiama “IMBOCCARE IL TESTE”, cioè “far dire al teste quello che dicono loro”».

Virginia: «Questo è “Teatro”. Io lo vedo in televisione quando voglio vederlo ma quando lo vedo in tribunale, queste cose non fanno piacere. Perché abbiamo studiato tanto e vedere applicare la legge in questo modo per me non è legge, e non è applicazione. Esistono diritti. Parliamo oggi veramente del golpe politico-giudiziario del 1989 dove il codice, dal codice Rocco [del ventennio fascista; oltretutto era già scandaloso che tale codice fosse rinnovato quasi mezzo secolo dopo la caduta di Mussolini! Ricordo che mio padre (partigiano) ne parlò una volta con mia mamma dicendo che era una vergogna - nota di Marameo (ndm)] al codice Vassalli, che avrebbe dovuto essere più garantista dei diritti delle persone. Qui è stato stravolto integralmente tutto. Quello che noi abbiamo studiato è completamente stracciato e buttato nel WC. Non è possibile che dal dover garantire i diritti alle persone dobbiamo invece avere l’esatto opposto di quanto dovrebbe essere applicato dalla magistratura. Ciò significa che i magistrati, invece di attenersi alla legge, che fanno? Se le cose non vanno bene per ciò che vogliono indurre e iniziano a intervenire loro [ciò dimostra che la masso-mafia odierna non è altro che il continuum di quella precedente fino al tempo delle verrine ciceroniane o di Caligola, ecc. - ndm]».

Oggi, 2024, la libera vita del pensare si fa strada in tutti, anche senza Steiner e Goethe, che per primi videro questa necessità vitale, questa realtà del pensare. Il concetto di logodinamica riguarda il contenuto di potenza del movimento, il cui potere è anche quello di stimolare il potere stesso dell'attività interiore: DELL’INDIVIDUO; DELL’IO: nel prendere contatto con le proprie possibilità alternative finora ancora sconosciute o SOTTACIUTE.

Il modo di procedere di Steiner nella creazione del suo principale scritto sulla libertà fu - ed è - LOGODINAMICO.

In questa sua opera egli osservò il mondo del pensare umano in una prospettiva di logica NON ASTRATTA ma concretamente COMPENETRATA di MOVIMENTO.

La differenza tra queste due logiche, l’una astratta e l’altra concreta, è che SE LA LOGICA ASTRATTA ricerca la sua validità nel SEPARARE le forme dai contenuti, LA LOGICA CONCRETA O LOGODINAMICA, O VIVENTE, afferma invece AUTOMOVIMENTO DEL PENSARE AUTOGENERATIVO DI SÉ STESSO.

I maniaci del metodo restano invece - e sempre resteranno - nuovi scribi e farisei o neo-zeloti, sadducei, ecc., in ogni campo, perfino nella musica. Per esempio Louis Amstrong, che non sapeva la musica, per costoro non sarebbe un musicista. Invece si può suonare da veri musicisti la tromba o qualsiasi altro strumento anche senza aver seguito un metodo, anche senza avere un diploma o una laurea, o un attestato secondo cui tu puoi pensare questo o quello.

Figuriamoci un metodo per pensare. Non può esistere. Tutti i sedicenti iniziati agli esercizi di Steiner, che decretano che non si può bere una birra perché è alcolica e l’antroposofo non può bere l’alcool, sono come coloro che credono giusto un metodo assoluto, mentre tutto il Cosmo è invece in divenire. Non può esiste un assoluto in diventare, tranne che per diventare imbecilli.

L’uomo non ha bisogno di metodi per pensare. Steiner non ha mai assolutizzato alcunché. Se l’uomo avesse bisogno di metodi per pensare, significherebbe che senza quel metodo non sarebbe completo in sé stesso.

E chi afferma, nel 3° millennio, ancora, che l’uomo non è completo in sé stesso - KANT per esempio AFFERMAVA CHE L’UOMO È UN LEGNO STORTO DA RADDRIZZARE -, chi afferma ancora oggi delle stupidaggini del genere, è solo un venditore di fumo: È UNO CHE CREA UN BISOGNO PER POI VENDERE L’OGGETTO CHE SODDISFA QUEL BISOGNO.

Invece l’uomo ha TUTTO in sé. Perché ha in sé la facoltà del pensare.

Quelli che invece vogliono insegnarti come devi pensare, affermano solo un SISTEMA di pensieri PENSATI: UNA DOTTRINA, capace di farti muovere in un determinato modo, stabilito non da te ma da chi ha congetturato quella dottrina.

 

Aggiungo ogni tanto quotidiani video di Giorgio, amico non virtuale dal tempo in cui la Pivano era tra noi, perfino nei nostri palchi rokkettari: