Conclusione della ricerca

sui due bambini Gesù

Dopo un attento studio e approfondimento delle antiche scritture relative ai due bambini Gesù, siamo giunti a interessanti conclusioni che svelano verità sorprendenti.

Attraverso una metodologia rigorosa e esperimenti accurati, abbiamo confermato che i due bambini Gesù sono una realtà presente nei vangeli, rappresentando una dimensione immateriale e spirituale della vita del pensare.

Le nostre analisi hanno rivelato che il Libro materiale si è fatto carne in ognuno di noi, indipendentemente dalle credenze personali. Inoltre, la ricerca ha evidenziato che l'intelligenza artificiale sarà un prezioso strumento universale, basato su una logica matematica.


Scoperte e Risultati

Le scoperte emerse dalla ricerca sui due bambini Gesù hanno portato a risposte significative sulle antiche scritture e sulla natura dell'esistenza spirituale.


Approccio e Metodologia

Lo studio dei due bambini Gesù è stato condotto con un approccio interdisciplinare e una metodologia rigorosa, che ha permesso di ottenere risultati affidabili e verificabili.


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Quasi sempre capita oggi (2024) che rappresentanti di qualche confessione religiosa (o politica, partitocratica, “scientifica”, ecc.) abbiano comportamenti strani di fronte alla verità scientifica e spirituale dei DUE BAMBINI GESÙ. Non lo dico con biasimo; sto solo esprimendo un fatto. QUALCUNO CHE SI METTA DAVANTI A UN'ESPOSIZIONE COME QUESTA SULLA NATURA REALE DEL CRISTIANESIMO - anzi, del SENSO che questa dovrebbe avere se le contraddizioni delle due genealogie di Gesù fossero teologicamente risolte entro un superiore livello di giudizio critico - POTREBBE DIRE: "Tutto ciò è molto bello, e in sostanza non contraddice nulla di quanto anche noi (per esempio: cattolici) diciamo dal pulpito; noi però lo diciamo in modo che tutti lo possano capire. Invece quanto affermi tu possono capirlo solo in pochi".

Mi è capitato di sentirmi dire: “Tu complichi le cose”, “In verità è tutto molto più semplice”, “Basta credere”, “Basta avere fede”, ecc., ma queste parole oggi sono anacronistiche, dato che la vita è complessa e non basta mangiare e defecare per essere contenti di stare al mondo. Questo va bene per gli ANIMALI, non per gli OMINALI. Chi dà tali risposte, crede che l'unico modo possibile di comprendere e di predicare il cristianesimo sia il proprio; e non vede che IL VALORE DEL GIUDIZIO CRITICO DEGLI ESSERI UMANI CONSISTE NEL GIUDICARE NON SECONDO OPINIONI PERSONALI MA SECONDO FATTI.

Ad uno di questi predicatori di opinioni personali, R. Steiner raccontò, in una conferenza tenuta a Basilea il 23/9/1909, di avere risposto così: «Forse lei crede di annunciare la verità cristiana a tutti gli uomini. In queste cose però non conta quel che SI CREDE ma contano i FATTI. Non tutti vengono ad ascoltare lei; anzi, i fatti provano il contrario. E la scienza dello spirito non è fatta per quelli che sono appagati da quanto dice lei; è fatta per quelli che hanno bisogno di qualcos'altro"».

Nel mio piccolo, cioè da musicista che si interessa di queste cose, io giudico secondo FATTI, non secondo mie opinioni; ma in genere è molto difficile distinguere le opinioni dai FATTI.

Mi chiedo: cosa avverrebbe se queste persone non potessero mai più guarire dall'idea di essere solo loro ad avere ragione, e dalla ripugnanza verso chi parlano in modo nuovo e diverso da loro, cioè in un modo NON allucinato? Cosa accadrebbe se, in conseguenza di ciò, la vita del pensare (che è sempre immateriale, spirituale) non potesse affermarsi? Accadrebbe ciò che oggi, 2024, accade: aumenta sempre di più il numero di uomini non più appagati dal modo antico di annunciare i fatti spirituali, cioè dal modo che fu in uso finora nelle diverse concezioni spirituali. In sostanza, diminuisce sempre più il numero di coloro che si interessano a queste cose. Dunque, se si prescinde dall’esistenza della ricerca scientifico-spirituale, costoro non hanno più nulla. Soprattutto non hanno più nulla che sia in grado di appagare il loro bisogno di spiritualità. Perciò soccombono nella schiavitù delle allucinazioni evangeliche, perché non hanno alcun nutrimento per la loro esigenza di vita spirituale. LA FORMA IN CUI CI È PREPARATO IL CIBO SPIRITUALE NON DOVREBBE DIPENDERE DALL'ARBITRIO DEI SINGOLI, MA DALL'EMANCIPAZIONE DEI SINGOLI! Oggi siamo addirittura arrivati all’“esculturazione” di quel cibo spirituale, dei vangeli stessi e dello stesso cristianesimo: la sociologa francese Danièle Hervieu-Léger, ha addirittura coniato quel neologismo: ESCULTURAZIONE. I padri della chiesa cattolica avevano inserito il loro messaggio nella cultura del tempo, realizzando invece l'INCULTURAZIONE. Ora invece i teologi cattolici sono bloccati di fronte a tale neologismo perché hanno smarrito la strumentazione, cioè il metodo scientifico naturale, necessario anche alla linguistica, per controbattere a tale cosiddetta ESCULTURAZIONE. Di fatto non riescono a comprendere un'"altra" lingua, divenuta ormai fondamentale, che si esprime nella scienza attraverso una sua grammatica, sintassi e stilistica, soprattutto col mondo dell'INTELLIGENZA ARTIFICIALE. La ESCULTURAZIONE avrebbe dovuto essere superata da una nuova inculturazione senza alcun timore di questa novità. Ma come possono procedere a tanto i nuovi teologi senza la scienza dello spirito a carattere antroposofico, che essi stessi o i loro insegnanti condannarono chiamandola "MODERNISMO"? Non ce la fanno. Non possono. Perciò possono solo lamentarsi di questa NEMESI improvvisa e velocissima, cioè attuale, che ritorna dal mitico mondo antico. Chi comprenderà queste cose, gioirà. Gli uomini di fede continueranno a chiedere di essere appagati nei loro bisogni spirituali, vale a dire nell'interpretazione dei vangeli e in altre cose. Il modo in cui si vorrà dare quell'appagamento non conterà tanto. Ciò che conterà sarà COME l'attività interiore degli uomini lo domanderà. Nell'attività interiore dell'essere umano nasce sempre più l'anelito alla SCIENZA dello spirito.

Ciò che conta oggi è basarsi sui fatti. E nell'uomo odierno vi è sempre di più questa tendenza che è come una nostalgia per la scienza dello spirito, a carattere antroposofico, dato che essa è spiritualità oggettiva basata sui fatti.

Non sarà certo colpa di chi insegna le cose anacronisticamente, se non arriveranno a soddisfare i bisogni spirituali del 2024 e dei prossimi decenni: il numero dei loro ascoltatori è di gran lunga diminuito ed andrà sempre più diminuendo.

Viviamo in un'epoca in cui diminuisce sempre più nell'interiore attività umana la possibilità di accettare le antiche scritture come sacre o come furono accettate durante gli ultimi cinque o sei secoli.

Delle due l'una: o l'umanità comprenderà la differenza tra essere umano ANIMALE secondo “SCIENZA” con virgolette ed essere umano OMINALE secondo SCIENZA senza virgolette, apprendendo mediante questa le scritture antiche in senso nuovo, oppure terrà buona la ESCULTURAZIONE, al punto di non poter più ascoltare i vangeli. Ed oggi è già così. Ben venga la dea Nemesi.

Del resto, io stesso mi avvicinai ai vangeli ed al loro approfondimento solo grazie alla scienza dello spirito antroposofica. Senza l'antroposofia avrei senz'altro considerato Gesù il migliore dei filosofi ma non ne avrei mai compreso scientificamente la cosmicità.

Antroposofia significa etimologicamente; sapienza (sophia) dell'uomo (antropos). La chiesa cattolica si definì "esperta in umanità". Tale esperienza o sapienza in umanità non fu però mai mostrata tramite esperienza o esperimento scientifico-spirituale. Allo stesso modo non basterà definirsi antroposofi per esserlo veramente. L'antroposofia è, in ultima analisi, un uomo vivo, l'uomo della fenomenologia dello spirito. Questo stesso manoscritto di appunti, per esempio, che terminai di scrivere nel 1988, fu sempre revisionato fino ad oggi. So che non può testimoniare esaustivamente l'antroposofia vivente di colui che lo concepì e impostò. Altro è il pensiero riflesso in questo scritto, altro è il pensiero vivente che anela a testimoniarlo. La differenza è come quella fra la luce della luna e quella del sole. La prima è riflessa, la seconda è diretta.

Questo scritto vuole solo dare un'idea di come dovrà essere la futura comprensione dei vangeli affinché questi non vadano perduti nei loro più profondi valori e significati. Perché, a prescindere dal modo scientifico di avvicinarsi alle scritture, l'umanità perderà integralmente i vangeli, gli antichi testi biblici, ed i più importanti ed immensi beni spirituali, scritti per la nostra emancipazione o evoluzione terrestre. Tutto ciò andrà perduto per l'umanità. Ciò nonostante, l’UOMO OMINALE arriverà ugualmente alla pace sul pianeta, anche senza vangeli, anche senza scritture antiche, anche senza carte.

L'interiore attività degli esseri umani chiede sempre, per ora, che i vangeli siano spiegati alla luce di una SCIENZA SENZA VIRGOLETTE. Proprio perché NON è un animale.

Se questa spiegazione sarà data agli uomini, allora i vangeli si conserveranno per il bene di tutti. Se questa spiegazione non sarà data, i vangeli andranno perduti. Questo dovrebbero dirsi coloro che credono di dover conservare assolutamente le loro vedute, il loro modo tradizionale di intendere le sacre scritture.

Nereo Villa mese di ottobre 1988 Castell'Arquato

Questi vecchi appunti furono pubblicati nel 2015 nel sito "Il Sabato per l'Uomo", dopo ventisette anni di riflessioni. Essi costituiscono la mia "fede" in quanto credo che gli evangelisti non sbagliarono a trasmettere DUE genealogie di Gesù così contraddittorie. Infatti ciò che oggi è detto "Spirito Santo" non è altro che lo spirito scientifico, secondo il quale potranno essere indagate ed apprezzate le antiche scritture (Nereo Villa, 5/2/2015).

Sostanzialmente la mia ideologia non è cambiata. Oggi aggiungo solo che essa è l’ideologia di un’altra ideologia, che a sua volta lo è di un'altra ancora, ad libitum, fino ad arrivare ai primordi dell’umanità, quando ancora eravamo UNO (Nereo Villa, 6/6/2024).  

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE:

Rudolf Steiner, "La direzione spirituale dell'uomo e dell'umanità".

Emile Bock, "Infanzia e giovinezza di Gesù".