AI MUSICISTI CREDENTI NELL'UNITÀ DI MISURA HERTZ

Benvenuti nella pagina dedicata all'unità di misura Hertz. Qui potrete esplorare la differenza fondamentale tra unità di misura e unità aritmetica. L'unità aritmetica ha (anche etimologicamente) il ritmo in sé come vita pulsante, non convenzionale. L'unità di misura è invece convenzionale. La natura non si conforma a convenzioni. Essa è. E basta. Non è nemmeno creazione ma emanazione di sé "causa sui".

La nostra consulenza sulla fisica, la dinamica dell'organismo sociale e l'esplorazione delle varie scienze si basa sull'uomo ominale, che non cade nella trappola animale della falsa scienza, e consulta l'io in sé. Quello che affermiamo non va creduto ma sperimentato. I nostri servizi consistono in questa consapevolezza ominale, non animale.

La musica non è - e non può essere - materiale. Perciò era considerata dagli antichi REGINA DELLE SCIENZE (nota bene: delle SCIENZE, non delle arti). Ai musicisti convenzionali, cioè credenti nelle convenzioni, come ad es. l’unità di misura “hertz” (o Hz, simbolo dell’unità di misura della frequenza delle onde meccaniche) per la musica, creduta onda meccanica, questo dato darà da pensare, dato che in natura non esistono convenzioni. Oggi si vive nella disinformazione materialistica della musica fatta di Hz, al punto che alcuni “legionari” combattono contro la nota LA a 440 Hz, che resiste da secoli e millenni proprio perché gli strumenti così accordati rendono al meglio. L'aut aut dei legionari arriva a credere complotto nazista questa resistenza dimostrando (almeno a me) di essere formato da mentalità deformate dalla “scienzah”: persone sedicenti "scientificamenteh" animali anziché ominali (il regno animale non è il regno umano o ominale).

La musica non è fatta di Hz. Gli Hz possono misurare i suoni e/o i rumori. Ma la misura di una cosa NON è la cosa. Se così non fosse, la musica avrebbe incominciato ad esistere solo dopo Heinrich Rudolf Hertz. È però evidente che l’uomo ha sempre amato la musica. Né il suono, né il calore, né la luce, né l'elettricità sono vibrazioni, così come un cavallo non è la somma dei suoi passi al galoppo. Il suono è un essere reale, e il risultato del passaggio di questo essere reale attraverso l'aria è la vibrazione. Per l'uomo che percepisce la vibrazione il suono è un incitamento a imitare in sé questo essere; in ciò consiste la percezione del suono. Lo stesso vale per le altre percezioni, luce, ecc. Una forma di energia non si trasforma mai in un'altra. Così come l'azione di un uomo non si trasforma in quella di un altro uomo. Quello che si trasforma non è che la misura aritmetica. Il processo reale del fatto che, come si studia a scuola, l'energia meccanica si trasformi in energia termica è il seguente: una certa quantità di energia meccanica è capace di suscitare in un essere immateriale (o spirituale), che si manifesta come calore, una certa quantità di questa manifestazione. Questa cosa fu descritta in modo esatto già da J. R. Meyer. Fu Helmholtz a confondere tutto. Hertz mostrò solamente come la propagazione delle azioni elettriche nello spazio soggiaccia alle stesse leggi di propagazione delle azioni luminose. Ma è assurdo dire che il calore o la luce siano movimento. Perché solo io posso sperimentare il calore o il movimento, cioè l’io in sé, rigettato da Kant e dalla falsa scienza o dalla “scienziaggine”. Ecco perché Steiner afferma che il movimento è soltanto la reazione alla luce della materia suscettibile al movimento.

Invece cosa succede? Succede che "l'uomo-animale" mette tutto assieme, perciò non fa alcuna distinzione tra misura e cosa misurata.

La natura umana è settemplice come la scala eptatonica. Perché è un essere divino. Chi vuole la misura per controllare il nazismo lo vuole probabilmente perché si sente super-nazista, perciò diventa ridicolo. Musicalmente parlando, io ho l'“orecchio assoluto”, cioè riconosco ogni nota senza bisogno di strumenti musicali, Hz o misuratori, diagrammi, meccanismi, ecc. Altra cosa che i legionari dimenticano è che ogni individuo umano è una specie a sé (diversa da ogni altra) che essi vorrebbero ridurre a unica specie animale secondo "scienzah". Ciò avviene evidentemente perché sono nati senza io. Succede. Perciò sono malati e fanno pena.

Sull’assegnazione dei suoni ai corpi celesti scrissi anni fa un saggio (http://www.programmiastral.com/numero42.pdf) proprio per mostrare che la musica non va confusa con gli hertz, che la misurano (allo stesso modo un edificio non è la sua metratura, dato che questa è solo calcolo e nessuno può credere di entrare in un calcolo entrando a casa sua).

La musica è fatta di intervalli, che risiedono nella settemplice natura umana. La “scienzah” non sa ancora perché i giorni della settimana sono sette e vorrebbe, con l’intelligenza artificiale, mettere nelle mani (si fa per dire) della macchina tutto quanto. Ha fallito dappertutto e vorrebbe meccanizzare tutto, dalla cultura al diritto e dal diritto all’economia.

Oggi è il tempo in cui l’uomo, sedicente animale secondo scienzah, crede che il LA, con cui si accordano gli strumenti musicali dipenda da un tot di hertz sbagliato e da riformare. Non si accorge che qualsiasi riforma sarà sempre una convenzione non presente in natura, dato che – ripeto – in natura NON esistono convenzioni. Al matematico astratto piacerebbe che il raddoppiamento esponenziale dell’unità portasse alla nota DO. In effetti, i numeri 1, 2, 4, 8, 16, 32, 64, 128, 256, ecc., ricondotti a onde vibrazionali misurabili in hertz, formano la dominante di DO nella scala musicale di DO e questo, dicono, sarebbe il vero DO, non quello che nasce oggi in base all’accordatura convenzionale. Per cui bisognerebbe, secondo questo loro “ragionamento”, cambiare l’accordatura convenzionale per basarla sulla convenzione naturale del raddoppiamento infinito. In nome di una ipotetica musicoterapia naturale astratta, I LEGIONARI NON ACCETTANO CHE LA CONVENZIONE NON ESISTA IN NATURA, dato che nella natura ci sono solo leggi connesse alla vita reale, non a mere astrazioni senza contenuto reale.

Il loro ragionamento è fallace, anche se fatto in nome della musicoterapia o del prana oi del ki. L’uomo non va dal droghiere a comprare un etto di prana. Non può esistere un marchio di Stato per la realtà olistica. La musicoterapia non può esistere senza testimonianze di persone che ne hanno giovato e senza esperimenti che la dimostrino. Lo stesso vale per qualsiasi altra arteterapia.

In altre parole: non si fanno collegamenti di pensiero. Non si ricorda per esempio come è morto Van Gogh. Occorre diventare pensanti anziché pretendere di combattere il neo-nazismo con hertz. Sarebbe come pretendere un marchio o un green pass umano per essere umani.

(continua)